Attività fisica per la salute post-chirurgia

Fare sport dopo una chirurgia mammaria

Può accadere che, nel corso della sua vita, una donna si sottoponga a un intervento di chirurgia al seno. A volte per ragioni estetiche, o funzionali, o a causa di tumori alla mammella. Dopo l’intervento, è sempre più consigliato riprendere ad attivare spalla e braccio con esercizi di varia entità, per riattivare i movimenti, lenire il dolore e diminuire il rischio di linfedema post-operatorio.

I tre grossi nemici per la salute post-chirurgia

Già un intervento chirurgico non è semplice; il periodo successivo, però, può riservare brutte sorprese se non viene affrontato adeguatamente. 

Innanzitutto, il dolore è presente e rischia di durare a lungo. Secondo alcuni studi, fino al 30% delle donne soffre di dolore alla spalla e al torace oltre 3 mesi dopo l’intervento. Gli antidolorifici aiutano, ma sessioni di massaggi, fisioterapia e attività fisica possono alleviare la tensione che causa il dolore.

Un’operazione chirurgica, che “scava” vicino alla spalla e al braccio e causa tessuto cicatriziale, può limitarne l’ampiezza e la fluidità di movimento. Sollevare il braccio oltre la testa o dietro alla schiena, per esempio, può diventare difficile e doloroso, come anche svolgere altri movimenti prima normali.

Un altro nemico in agguato è il linfedema, che può insorgere se la rimozione del tumore, la radioterapia o il cancro stesso danneggia i linfonodi posti vicino alle ascelle. I linfonodi sono organelli che filtrano la linfa, un liquido ricco di proteine che scorre nel sistema linfatico, complementare a quello circolatorio. I linfonodi sono importanti per eliminare eventuali germi e per regolare il flusso di linfa; se questo viene alterato, si possono generare accumuli anomali e conseguente gonfiore – il linfedema. 

L’esercizio fisico aiuta

Contro ognuno dei tre grossi problemi descritti sopra, l’esercizio fisico è un ottimo alleato

L’attività fisica, infatti, libera endorfine e ha effetti antinfiammatori, lenendo il dolore degli arti colpiti. Inoltre aiuta ad alleviare la tensione al braccio, che causa dolore. In questo caso, gli esercizi consigliati sono blandi, di mobilità attiva e senza caricare pesi né forzare l’intensità e la rapidità dell’esecuzione.

Ripristinare l’ampiezza di movimento della spalla e del braccio è uno degli obiettivi principali degli esercizi di fisioterapia e di quelli descritti sotto. I muscoli si rilassano e tornano a lavorare come si deve quando vengono sollecitati progressivamente e mantenuti attivi. Anziché portare benefici, l’inerzia disabitua il muscolo, lo rende più rigido e flaccido e impedisce il recupero dei normali movimenti. 

Il linfedema è causato da ristagni anomali di linfa. È importante ricordare che la linfa viene mantenuta in circolo principalmente mediante l’azione dei muscoli. L’esercizio fisico, quindi, riduce il rischio di ristagni anomali, in particolare se associato a terapie decongestionanti e bendaggi compressivi. Inoltre, aiuta a ridurre l’infiammazione locale.

Breve introduzione agli esercizi utili

Immediatamente dopo l’operazione, i medici prescriveranno sessioni di fisioterapia e riabilitazione, inclusi esercizi da eseguire sotto una supervisione esperta. Alcuni esercizi, infatti, non vanno eseguiti fino alla rimozione delle suture, mentre altri possono essere iniziati immediatamente. Anche dopo qualche giorno e settimana è però una buona idea continuare con gli esercizi, per accelerare il recupero della spalla e mantenere basso il rischio di linfedema. 

In generale, si comincia con attività blande di attivazione e stretching attivo, per poi progredire verso movimenti più completi. Per accedere a programmi completi di fisioterapia e rafforzamento del braccio (ad esempio con pesi), è consigliato aspettare alcune settimane e verificare la progressione della ferita. Per ogni dubbio, meglio contattare il medico immediatamente, prima di proseguire. 

Qui sotto vediamo alcuni esercizi semplici che possono essere eseguiti abbastanza presto, tenuti gradualmente e continuati a piacere. Molti altri possono essere suggeriti dai fisioterapisti o trovati sulla nostra piattaforma.

Esercizi con bacchetta

Sono utili per aumentare la capacità di movimento delle spalle in avanti. È necessario un manico di scopa, un bastone o altro, da usare come bacchetta. Sdraiati sulla schiena con le ginocchia piegate e i piedi piatti. Tieni la bacchetta sulla pancia con entrambe le mani e i palmi rivolti verso l’alto. Solleva la bacchetta sopra la testa il più possibile. Usa il braccio non colpito per aiutarti a sollevare la bacchetta finché non senti uno stiramento nel braccio colpito. Mantieni per 5 secondi, poi abbassa le braccia e ripeti 5-7 volte.

“Gomito alato”

Serve per aumentare il movimento nella parte anteriore del torace e delle spalle. Sdraiati sulla schiena con le ginocchia piegate e i piedi piatti. Stringi le mani dietro la nuca con i gomiti rivolti verso il soffitto. Allarga i gomiti e abbassali lentamente verso il letto o il pavimento e ripeti da 5 a 7 volte. Potrebbero essere necessarie molte settimane di esercizio regolare prima che i gomiti si avvicinino al letto o al pavimento: è normale non scoraggiarti!

Stiramento delle scapole

Lo scopo di questo esercizio è aumentare il movimento delle scapole. Siediti su una sedia molto vicina a un tavolo, con la schiena appoggiata allo schienale. Appoggia il braccio non interessato sul tavolo, con il gomito piegato e il palmo della mano rivolto verso il basso. Non muovere questo braccio durante l’esercizio. Appoggia il braccio interessato sul tavolo, con il palmo rivolto verso il basso e il gomito dritto. Senza muovere il tronco, fai scivolare il braccio interessato in avanti, verso il lato opposto del tavolo. Dovresti sentire la scapola muoversi mentre lo fai. Rilassa il braccio e ripeti 5-7 volte.

Allungamento delle spalle

Questo esercizio aiuta ad aumentare la mobilità della spalla. Mettiti in piedi di fronte al muro con le punte dei piedi a circa 20-10 cm dalla parete. Appoggia le mani sul muro e usa le dita per “scalare la parete”, arrivando il più in alto possibile fino a sentire un allungamento. Torna alla posizione di partenza e ripeti da 5 a 7 volte. Assicurati di tenere le spalle abbassate, lontano dalle orecchie, mentre sollevi le braccia, e tieni la testa ben retta per non irritare il collo. Puoi salire con entrambe le braccia contemporaneamente, o con una per volta.

L’attività fisica libera endorfine e ha effetti antinfiammatori, lenendo il dolore degli arti colpiti

Qualche raccomandazione generale

Può capitare di sentire un po’ di tensione al petto e alle ascelle. È normale e dovrebbe diminuire facendo gli esercizi. Se così non fosse, conta il medico.

Esegui sempre gli esercizi coi muscoli caldi, dopo un adeguato riscaldamento o anche una doccia calda. Indossa vestiti larghi e comodi, che non sfreghino.

Tutti gli esercizi vanno eseguiti con lentezza e costanza, senza strafare ma progredendo gradualmente, restando pazienti e senza superare i limiti del corpo. 

Valgono le regole d’oro per qualunque tipo di vita in salute: idratarsi bene e fare attività aerobica moderata, come le passeggiate: una camminata quotidiana fa bene al cuore e aumenta il flusso sanguigno, favorendo la guarigione.

Infine, fai gli esercizi con divertimento: non sono una punizione, ma un modo per stare bene!

Bibliografia

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